- Dalla pagina su Wild Nothing di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Wild Nothing, il progetto nato nel 2009 per mano del cantautore Jack Tatum, residente in Virginia, si rifà al synth-pop, al dream-pop e al twee-pop degli anni '80.
Le canzoni raffinate e suggestive di Gemini (Captured Track, 2010) spaziano dalla malinconica Live in Dreams alla ventilata Summer Holiday, dalla propulsiva Confirmation alla pulsante The Witching Hour. L'onirica Drifter evoca i Cocteau Twins senza la stregata cantante femminile. Our Composition Book combina il ritmo di Walking on Sunshine dei Katrina And The Waves con una melodia pop anni '60. Il problema è che, anche nella migliore delle ipotesi, le canzoni sono per lo più derivative e amatoriali, raramente mostrano ambizioni artistiche. Una melodia accattivante emerge finalmente da Chinatown, che vanta anche il (poli)ritmo più creativo.
Nocturne (Captured Tracks, 2012) di Wild Nothing unisce un suono lussureggiante al revival dei più eterei anni '80. Canzoni come Shadow sono assolutamente inutili: dejavu incompiuti per un pubblico nostalgico (o per un pubblico che non ha mai ascoltato gli originali). La martellante e atmosferica Paradise suona come una canzone inedita dei Pet Shop Boys. Nocturne è un generico sottofondo dance-pop con un lungo e inutile assolo di chitarra.
- Torna alla pagina su Wild Nothing di Piero Scaruffi -