- Dalla pagina su Will Over Matter di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

Il duo finlandese Ride For Revenge è passato rapidamente dai proiettili black-metal di King Of Snakes (Bestial Burst, 2007) alle jam più lunghe e folli di Wisdom Of The Few (2009) e agli incubi elettronici di Under The Eye (Bestial Burst, 2011).

Will Over Matter, il progetto solista di Sami Kettunen dei Ride For Revenge, che nella band era conosciuto con il soprannome di Harald Mentor, ha dedicato il suo album di debutto 9 To The Moon (Bestial Burst, 2009) alla power-electronics.
Il doppio disco di Will Over Matter, Might Of The Planet Eater (Bestial Burst, 2010), conteneva diversi colossi di rumore bianco che fondevano l'estetica della musica industriale dei Throbbing Gristle con la musica glitch dei Pan Sonic. I 20 minuti di Bound By The Darkest Glory scatenano un colossale glissando quasi melodico modulato come un assolo sovrumano di Jimi Hendrix. Stone Cold Heart, da 24 minuti, alza la posta con un tono elettronico feroce che crea un'atmosfera inquietante e claustrofobica. I 17 minuti di bombardamento a tappeto delle dissonanze elettroniche di Pimeyden Ytimesta e i 19 minuti di magma industriale pulsante di The Gateway suonano come prototipi per album differenti. Anche le composizioni più brevi spaziano dall'androide black-metal di Read The Signs alla scheletrica litania dub blues Superficial Solutions Collapse, dalla distorta e frenetica musique concrete di Hunt Down The Prey al ritmo del lento kammerspiel spettrale di Led By Instincts Alone.
Lust For Knowledge (Freak Animal, 2011) di Will Over Matter conteneva ancora i 12 minuti di The Enemy Collector, ma l'impatto non era paragonabile a quello dell'opera precedente.


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