- Dalla pagina sugli Yeasayer di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

Gli Yeasayer di New York (il chitarrista Anand Walker, il tastierista Chris Keating, il bassista Ira Wolf Tuton e il batterista Luke Fasano) mescolarono strumenti non rock, armonie in quattro parti e ritmi poliritmici su All Hour Cymbals (Vital, 2007), ottenendo un rock elettronico pan-etnico lucido, liscio e opalescente che ricordava Talking Heads, Peter Gabriel e gli ultimi Fleetwood Mac. Tipici sono i canti complessi che creano un'atmosfera ipnotica e trascendente, come Sunrise, ma la tavolozza delle influenze stilistiche è molto ampia e spazia dal jig rinascimentale di 2080 al raga di Wait for the Wintertime. La migliore, tuttavia, è una cantilena esuberante e sognante che evoca le isole del Pacifico, Wait For The Summer.

La band potrebbe essere stata attratta dallo strano compromesso di Odd Blood (Secretly Canadian, 2010) dal revival contemporaneo del synth-pop. Molte delle canzoni soffrono di un timido tentativo di sperimentare il formato canzone mentre si cerca di restare più vicini al sound degli anni '80. Il successo rilevante è il singolo Ambling Alp (2009), con un'aria maestosa e una poliritmia tonante, nevrotico quanto può diventare il dance-pop, e decisamente in un'atmosfera molto "retrò". L'altrettanto iperattiva e nostalgica O.N.E. è al secondo posto, mentre la ballata I Remember apre un altro fronte.

Fragrant World (2012) ha continuato l'evoluzione verso le lussureggianti produzioni synth-pop degli anni '80, e ancora una volta fa centro solo raramente (Fingers Never Bleed).


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