- Dalla pagina su Amaarae di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
La cantante e produttrice ghanese-americana Amaarae (Ama Serwah Genfi), nata nel Bronx nel 1994, ha debuttato con la ballata sonnolenta Fluid, tratta dall'EP Passionfruit Summers (2017).
Quella fusione di afro-pop vecchio stile, rap classico e neosoul è al centro di The Angel You Don't Know (Golden Child, 2020). La maggior parte delle canzoni (come Fantasy e Leave me Alone) sono afro-pop malinconiche ma ballabili. Alcuni virano verso il sensuale neosoul (Party Sad Face e la troppo sonnolenta Celine). Intona spesso filastrocche infantili in un melisma quasi arabo, come in Fancy e soprattutto in Hellz Angel, dove è accoppiato con un organo scordato e un ritmo hip-hop. Il ritmo contorto e paludoso dell'orecchiabile duetto Jumping Ship ti sveglia, se ti stai addormentando.
Fountain Baby (2023), prodotto da Jephte "Kyu Steed" Baloki e Kwame "KZ DidIt" Kwei-Armah, è un album di musica soul morbida e persino eterea per voci infantili, con ritmi che ruotano attorno al tamburo a mano. L'energica Co-Star ruba la scena, ma il resto è abbastanza vario e cosmopolita da attrarre il pubblico di tutto il mondo, dal Big Steppa, con sfumature brasiliane, alla ballata Disguise, dove orchestra e ritmi contorti duellano, senza un vincitore, dalla sensuale e propulsiva Sociopathic Dance Queen alla liquida e sonnolenta Aquamarie Luvs Ecstasy.
Ci sono anche divertenti ibridi: la cupa elegia Sex Violence Suicide esplode in un delirio punk-rock, e Wasted Eyes suona come un remix arabo di una hit di Shakira.
Roses Are Red, Tears Are Blue - A Fountain Baby (Interscope, 2024) è il suo secondo EP.
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