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(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

La cantautrice nera Anjimile Chithambo, nata in Texas nel 1993, cresciuta a Dallas e poi trasferitasi a Boston, figlia di immigrati del Malawi, ha debuttato con l'EP In the Garden (2012) sotto l'influenza di Sufjan Stevens.
L'album di dieci canzoni Human Nature (2015) era fondamentalmente un concept sul declino della sua salute mentale.
Good Boy (2016), sette canzoni, è una raccolta spartana composta mentre era in fase di riabilitazione dalla dipendenza dall'alcol, registrata interamente con il proprio smartphone. Contiene la prima versione di 1978.

I sette brani di Colors (2018) rappresentano un brano per ogni colore principale, in particolare la prima versione di In Your Eyes. A questo punto cominciò a identificarsi come un maschio.

Giver Taker (2020) raccoglie il materiale migliore dei sei anni precedenti, in particolare le nuove versioni di In Your Eyes e 1978, che si distinguono come le migliori canzoni dell'album. Your Tree si sforza troppo di suonare "moderno", mescolando ritmi sincopati e afro-pop, suonando come un John Martyn per l'era dell'hip-hop. La quasi-bossanova Baby No More è altrettanto di moda, a discapito della sincerità. Not Another Word evoca il jazz del Donovan di Sunshine Superman, forse un'influenza indiretta è Joan Armatrading, il cui vigore pieno di angoscia viene resuscitato in Maker e To Meet You There.


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