- Dalla pagina su Wende di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

La cantautrice olandese nata in Inghilterra Wende Snijders (Beckenham, 1978) ha debuttato con gli album di cover in lingua francese Quand tu Dors (2004) e La Fille Noyee/ The Drowned Girl (2006).

L'album in lingua inglese No 9 (2009) è stato il suo terzo album, senza contare i live e le compilation, e il primo con materiale originale, per lo più composto con Jan van Eerd, e abbracciava gli stili dance-pop dell'epoca.

Influenzata da alcune collaborazioni con musicisti classici, ha creato complesse odi orchestrali (Last Resistance) ed elegie elettroniche (Ask the Tree) su Last Resistance (2013), ma i risultati sono stati dilettantistici.

MENS (2018) ha sperimentato arrangiamenti e strutture di canzoni decisamente più interessanti. Anche l'enfatico synth-pop di Buenos Aires vanta suoni orchestrali che non si adattano perfettamente, e il frenetico Heb ik Dat Nodig?/ Do I Need that? ha una melodia dall'effetto travolgente che diventa sempre più minacciosa. Queste sono le canzoni convenzionali. All'altra estremità dello spettro c'è il lied psichedelico senza batteria Alles Gaat Kapot, la paurosa esplosione elettronica di Hoe Lang Nog?, e la subliminale litania spoken-word su ritmo minimale e coro spettrale di Als Diamant.

Sterrenlopen/ Star Walking (2023), un altro tentativo di diventare una celebrità pop, contiene i singoli Het Is Genoeg, Dit Is Alles e Sterrenlopen.


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