Vladimir Nabokov



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Vladimir Nabokov (Russia, 1899)

"Laughter in the Dark" (1932)

Albinus è un ricco e rispettato uomo d’affari di Berlino, felicemente sposato con Elisabeth, una brava moglie, da cui ha avuta la piccola Irma. Sta cercando, invano, qualcuno che lo aiuti a realizzare una sua idea (fare film animati di famosi quadri); il famoso cartoonist Axel Rex sarebbe disposto a lavorare per lui, ma nessuno finanzia il progetto. Il placido e felice borghese ‘s’invaghisce di un’adolescente, la quale l’incoraggia maliziosamente; in effetti, Margot è già passata per diverse mani, dopo essere stata messa alla porta dai suoi e sedotta da un misterioso Axel Miller: ha imparato ad ottenere ciò di cui ha bisogno con il sesso, e riconosce subito in Albinus una ghiotta occasione. Albinus diventa il suo protettore e le affitta un appartamento. Margot non s’accontenta: provoca un incidente, in modo che la moglie scopra la tresca; Elisabeth l’abbandona subito, trasferendosi dal fratello Paul. Margot prende il suo posto e, poco a poco, lega sempre più a sé Albinus; grazie a lui riesce anche a coronare il sogno di fare del cinema, e sta per convincerlo a sposarla. Rispunta, però, Miller, il primo uomo, che non ha mai dimenticato: non è altro che Axel Rex in persona! Cinico e squattrinato, non esita a diventare amico di Albinus ed abituale frequentatore della casa, e non perde occasione per stuzzicare Margot (Albinus non s’accorge di nulla). Margot, che non vuole compromettere il so tenore di vita e si sente ad un passo dal matrimonio, respinge Axel. Un giorno Albinus viene avvertito che la figlia Irma sta morendo: Margot teme che la moglie lo riconquisti e lo supplica di non andare; Albinus decide d’andare egualmente, ed assiste così alla morte di Irma. Per ripicca Margot va a letto con Axel. Tutto continua come prima: Albinus torna da lei ed Axel gode sempre della sua fiducia; Albinus gli commissiona, anzi, anche un lavoro. Intanto, Alex e Margot si vedono regolarmente in un altro appartamento, pagato con i soldi che Albinus dà ad Axel. Il film di Margot è un disastro, e questo la rende ancora più isterica, con grande soddisfazione di Axel; vanno persino in vacanza in Francia, con Axel per autista: ma un paio di testimoni colgono in flagrante Axel e Margot, ed informano Albinus. Questi finalmente capisce la verità, e vorrebbe uccidere Margot, ma si rende conto di non poterne fare a meno e decide di lasciarsi semplicemente alle spalle Axel. Guida, però, in maniera imprudente e ha un grave incidente, per cui rimane cieco. Margot gli legge una lettera di Axel, che si professa innocente e lo saluta; in realtà Axel è lì con lei: lo hanno comunque convinto che i suoi sospetti erano infondati, invece si divertono alle sue spalle. Lui sente i rumori che Axel provoca in giro per la casa, ma Margot nega che ci sia qualcuno, e ciò lo fa impazzire. Margot impedisce a chiunque d’avvicinarlo, in modo che lui non possa fare domande, e gli fa firmare assegni su assegni. Paul viene avvertito dalla banca che il cognato sta ritirando somme ingenti, e decide d’andarlo a trovare: entra e trova Rex che sta torturando il cieco con piccoli rumori; Albinus capisce il piano demoniaco dei due amanti. Si lascia portare a casa di Elisabeth, ma non si rassegna: quando viene a sapere che Margot è tornata a casa per fare le valigie, esce di nascosto e va da lei; benché non veda, si chiude la porta alle spalle e tira fuori la pistola, sapendo d’esser solo con lei. Ma, nella lotta, lei ha la meglio e l’uccide.

Noir e thriller: narrativa sciolta, quasi casual, concisa ed efficace.

"Invitation to a Beheading" (1938)

Cincinnatus C. attende, in una cella, il giorno della sua esecuzione, con l’unica compagnia del carceriere Rodion e della sua maliziosa bambina, Emma. Cincinnatus non sa quando verrà il suo turno, e scrive in fretta le sue memorie: le notti sono popolate di incubi, i giorni d’estenuante attesa. Non si sa di cosa sia imputato: è stato insegnante di bambini handicappati, e sua moglie Marthe lo tradiva sistematicamente, ma non con cattiveria; per giorni e giorni le uniche visite sono quelle dell’avvocato, Roman, e del direttore, Rodrig, ed è proprio quest’ultimo a fargli conoscere Pierre, il suo vicino di cella, un uomo affabile e socievole; Cincinnatus viene invece ripreso da tutti per il suo comportamento apatico ed indifferente. Un po’ invadente, Pierre fa di tutto per sollevargli il morale. Dopo avergli fatto uno scherzo crudele (gli lasciano credere che qualcuno stia preparando la sua evasione), gli rivelano finalmente la verità: Pierre è il boia che l’ucciderà. Pierre ha idee moderne, e pensa che condannato e giustiziere debbano conoscersi a fondo. Viene finalmente il giorno, e Cincinnatus viene colto dal terrore: esegue con dignità tutti i passi della procedura, guidato da Pierre (che è preoccupato soltanto dalla forma e dall’efficienza), ma senza molto controllo delle sue azioni.

Apologo kafkiano sulla solitudine, l’indifferenza, l’impotenza, la società che sovrasta l’individuo.

"Lolita" (1955) +

Humbert Humbert è uno scrittore cresciuto in Francia con una zia. Da piccolo ebbe quasi un rapporto sessuale con la piccola Annabel, figlia di amici della zia; crescendo, gli rimase una passione morbosa per le bambine, sfogata con il voyeurismo più sfacciato, ed approfittando di piccole prostitute. La sua prima moglie, la grassa Valerie, gli piaceva soprattutto quando assumeva pose da bambina: tradito da Valerie con un anziano colonnello, H.H. subisce un esaurimento nervoso che lo porta anche in manicomio. Trasferitosi nella provincia americane per ottemperare ad un lascito testamentario, si stabilisce come insegnante nella casa di Charlotte Hayes, che vive sola con la figlia Dolores (Lolita) e la domestica Louise. Charlotte s’invaghisce di H.H., mentre questi delira giorno e notte per la bambina; pur d’aumentare le occasioni d’intimità, H.H. accetta di sposare Charlotte e diventare, così, il patrigno di Lolita: Charlotte tende, però, a tenergli lontana la figlia, e H.H. comincia a pensare d’eliminarla. Charlotte gli risolve il problema: un giorno scopre il diario segreto di H.H. e, sconvolta dal disprezzo che vi legge per lei e dal desiderio maniacale per Lolita, fugge in strada e viene investita da un’auto. Esultante, H.H. si preoccupa che nessuno avverta Lolita, e si offre d’andarglielo a dire di persona nel campo estivo in cui sta trascorrendo le vacanze, e già pregusta il viaggio di ritorno passando di fantasia erotica in fantasia erotica: la ritrova più sfacciata ed attraente che mai, maliziosa ed irriverente. La prima notte che passano in hotel lui tenta d’addormentata con un sonnifero, per poi approfittare di lei nel sonno; il sonnifero fallisce, ma, con sua sorpresa, è lei a prendere l’iniziativa: iniziata da Barbara, una girl-scout lesbica, non vede l’ora di fargli vedere cos’ha imparato. Barbara le ha insegnato a fare l’amore con gli uomini usando il piccolo Charlie Holmes (figlio della direttrice del campo ed unico maschio nel raggio di miglia) come esercizio pratico; Lolita non è solo depravata, è anche astuta: sa di poterlo denunciare alla polizia e, pertanto, tenerlo in pugno. Iniziano a vagabondare per gli States: benché ora lei sappia di più della fine di sua madre, la loro relazione continua più intensa che mai; lui riesce a controllare i suoi capricci minacciandola di chiuderla in casa a studiare o d’affidarla ad un orfanotrofio, facendo, insomma, leva sulle sue paure di bambina. La iscrive ad un collegio femminile ed instaura la prassi di darle del denaro in funzione delle sue prestazioni. Lolita conduce una vita apparentemente da normale adolescente, ma, in privato, sempre più corrotta; H.H. ha paura soltanto d’una cosa: che lei accumuli abbastanza denaro per fuggire. La sua gelosia si fa paranoica, e la conseguente tirannide finisce per indisporre la ragazza; H.H. nota un’auto che li segue di paese in paese, ed il comportamento di Lolita si fa sempre più sospetto. Al volante dell’auto che li segue è un uomo che assomiglia a Gustave Trapp, un suo cugino svizzero; dopo una serie d’incidenti, il sosia di Trapp e Lolita riescono ad evadere la sua guardia e fuggire. Quando H.H. è ormai riuscito a rassegnarsi e s’è sistemato in California con la pluridivorziata Rita, Dolores si fa viva con una lettera: implora denaro, confessa d’essere infelice e rivela d’essere sposata ad un meccanico, Dick Schiller, ed incinta di lui. H.H. abbandona Rita, prende l’auto e dirige sul paese mosso da un impulso di vendetta, ma trova Lolita molto cambiata, decisa a restare con il suo Dick, e questi è un onesto poveraccio, ignaro di tutto; H.H. riesce però ad estorcere a Lolita il vero nome del sosia di Trapp: è Clare Quilts, drammaturgo pervertito, che era già stato l’amante di sua madre, che l’aveva molestata a dieci anni e che, ritrovatala al collegio femminile, l’aveva illusa di poterla avviare al cinema con un film dalla trama scabrosamente erotica. H.H. supplica Lolita di tornare a vivere con lui, ma lei rifiuta; lui le lascia comunque la somma di denaro di cui ha bisogno, poi si mette a caccia di Clare, determinato ad ucciderlo: lo trova malato ed idiota, incapace d’intendere, ma l’uccide egualmente. A scrivere la storia è lo stesso H.H., recluso in un reparto per psicopatici, in attesa della sentenza dei giudici.

Cinico, ilare, ma anche dovstoevskiano nell’essere divorato ossessivamente da una passione.

"Pnin" (1957) +

Resoconto comico dell'esperienza di un onesto e goffo insegnante russo in un college americano la comica lo descrive mentre tenta di adattarsi allo stile americano, da quando prende casa a quando partecipa ai parties : figlio d'un ricco dottore russo, sposato e divorziato da Lise (ora moglie dell'amico Eric Wind) , Timofei Pnin è ignaro della ferocia e della violenza che s'annida nell'ambiente, apparentemente sereno, del college, ma mantiene fino alla fine (quando il falso amico Hagen gli dice d'averlo di fatto licenziato) la sua calma e rassegnata compostezza.

"Pale Fire" (1962) +

Il libro è composto da tre parti:

- Una prefazione, in cui Charles Kinbote si presenta come critico letterario ed amico del poeta John Shade, e spiega come abbia pubblicato postumo il suo poema Pale fire ed un proprio commentario, nonostante l'ostilità della vedova;

- Il poema di John Shade, mille versi del tutto insignificanti, che forniscono però sia il pretesto per il commentario (che è il vero romanzo) sia la chiave per comprendere il significato di quest'architettura narrativa: "la vita umana come commentario a un astruso poema incompiuto" (verso 939);

- Il commentario di Kinbote, che (fra cento osservazioni pedanti e gratuite) trova il modo di raccontare una storia che nel poema non c'è (ma che lui pensava ci fosse), quella del re Charles II.

Dal commentario trapelano anche i rapporti fra il poeta ed il suo futuro critico: Shade e sua moglie Sybil erano infastiditi dalla presenza dell'emigrante russo; questi ossessiona Shade con racconti della sua terra natale, Zembla, un regno nordico, convinto che, nello scrivere il proprio capolavoro, Shade userà quel materiale.

Il commentario ha la funzione d'un marasma di flashback: la storia è quella di re Charles II, sovrano di Zembla, vittima d'una rivolta in seguito alla quale viene messo agli arresti domiciliari nel palazzo reale; evade e ripara in Costa Azzurra e poi in America, dove cambia identità; i rivoluzionari sono però sulle tracce del tesoro reale ed affidano l'incarico di eliminarlo ad un killer di nome Gradus.

Nel frattempo si segue l'evolversi della vita privata di Shade, e si rivivono diversi momenti storici di Zembla: sull'ultimo verso (che è anche il primo) Kinbote racconta come Gradus prepari un'imboscata per lui e, per sbaglio, uccida Sahde; Kinbote (che non è altri se non Charles II) s'appropria del manoscritto di Pale Fire che Shade portava con sé.

È un apologo sull'arbitrarietà dell'interpretazione, su come anche il testo più insignificante possa essere dotato d'una storia complessa.

"Ada" (1969) ++

I.

Due famiglie americane d'antiche origini russe s'uniscono attraverso il doppio matrimonio di due cugini, Daniel e Demon Veel, con due gemelle, rispettivamente Marina ed Aqua: Marina, attrice, aveva avuto una relazione con Demon (da cui era nato Van), ed aveva, in seguito, avuto due figlie da Daniel, Ada e Lucette, mentre Aqua, impazzita, era stata rinchiusa in sanatorio con il dubbio se quel figlio fosse suo o della sorella, e Demon era in giro per il mondo a condurre una vita dissoluta.

Van torna quattordicenne ad Ardis Hall dal collegio, reduce da precoci esperienze sessuali con una prostituta: la casa è abitata, oltre che dalle cugine e dai loro genitori, dalla cameriera diciannovenne Balnche, che, ai primi approcci di Van, si dichiara "quasi vergine", e dall'anziana M.lle Laviviere, insegnante di francese e narratrice di successo. Ada colleziona farfalle, larve ed orchidee; è un'accanita latinista, ha soltanto dodici anni, ma è già un'esperta in materia.

13. Durante un picnic con i gemelli Erminin, Grace e Greg, Van approfitta d'un capitombolo dall'albero per baciare le gambe di Ada (Grace ed Ada giocano agli anagrammi: ad "insetto" Ada risponde "incesto").

Flashback, poliglotta, flashforward (Van e Ada commentano come Nabokov sta narrando le loro vicende), giochi di parole (Ada or the Ardor and Arbor of Ardis).

Una notte scoppia un incendio nel granaio, e, approfittando della confusione, Van e Ada fanno l'amore; comincia una serie d'incontri segreti sempre più frequenti ed appassionati, finché i due precoci amanti devono ripartire per le rispettive scuole, Van in Inghilterra e Ada in collegio con la lesbica Cordula; si scrivono messaggi cifrati. Van si dà prima al poker 23. e poi al circo 30., senza peraltro trascurare i suoi studi sulla pazzia (reminiscenza edipica?), che gli valgono anche un premio di saggistica.

Ritorna ad Ardis Hall diciottenne, e riallaccia i rapporti con Ada sedicenne, sotto gli occhi di Lucette dodicenne, anch'ella innamorata del bel cugino (fratello); per ammansire la sorella che li segue dappertutto ed esige da lui la stessa attenzione prestata ad Ada, questa suggerisce a Van di darle qualche contentino, piccoli baci dietro le orecchie, carezze.

Dopo un 38. periodo trascorso in quattro (Demon e Marina, Van e Ada, a ricordare il doppio rapporto peccaminoso), Van, già geloso dei due corteggiatori di Ada (il giovane Percy de Prey, cugino di Cordula, presto chiamato dall'esercito, e l'ammogliato - con prole - Philip Rack), viene messo al corrente 41. da Blanche che diversi testimoni possono provare la condiscendenza mostrata da Ada nei loro confronti. 42. Van, furioso, sale su un treno per andare a far giustizia del secondo, ma finisce per sfidare a duello un gentiluomo che non c'entra nulla e lo ferisce lievemente; il fato compie comunque la doppia vendetta agognata dal giovane: Percy muore in guerra e Rack viene ucciso dalla moglie; Van si sfoga chiedendo conforto morale e sessuale alla ben disposta Cordula.

II.

Ada segue la madre a Hollywood, mentre Van torna in Europa; Ada gli scrive giustificando il proprio tradimento: Pierce gli incuteva pietà e Rack minacciava di rivelare i rapporti fra i due cugini (fratelli), ormai scoperti dai più attenti vicini.

Mentre Van sta studiando altri casi di pazzia in un'università del New England, Lucette lo raggiunge, facendosi precedere da un'appassionata lettera d'amore; gli rivela inoltre della notte di incestuoso e lesbico amore con la sorella ad Ardor, e gli consegna una lettera di Ada: ella gli comunica di essere stata chiesta in moglie da un tale Vinelander, e che lo sposerà se Van non la chiama a sé; davanti all'alternativa Van non esita: si ritrovano così tutti e tre nello stesso alloggio, con Ada e Van febbrilmente protesi nella riconquista dell'altrui carne e Lucette rassegnata e malinconica perdente; Ada gli confida d'essere stata ricattata da un fotografo in possesso di prove compromettenti sui loro rapporti, e a poco a poco Van capisce come la gente del posto avesse sempre saputo e fosse stata in un certo qual modo avventurosa complice del loro amore, che evidentemente ispirava una singolare, forse morbosa, simpatia. Lucette li lascia ed i due continuano a vivere insieme prendendo le necessarie precauzioni, ma un giorno piomba in casa Demon ad annunciare la morte del padre di Ada e sorprende in flagrante i due giovani; nonostante la sua vita turbolenta, Demon inorridisce e minaccia di maledire il figlio, cui non resta che tentare il suicidio, peraltro miseramente fallito (la pistola non spara).

III.

Ada sposa Andrej Vinelander, Van va in Europa e a Parigi incontra Greg Eriminin, che gli confessa d'aver sempre segretamente amato Ada, e Cordula de Prey, che, sposata, gli si concede facilmente e volentieri; rivede Lucette, sempre più romanticamente invaghita di lui, sola e vergine, che gli propone perfino di sposarla: lei sarebbe disposta ad allestirgli delle camere come harem per incontrare le numerose concubine della sua vita, e a favorirgli gli incontri con Ada. Marina è morta, Demon, da quel giorno dell'orrenda rivelazione, non è più lo stesso: vuole vendere le sue proprietà in America e comprarsi un'isola del Pacifico. Dopo una tappa in Inghilterra, Van s'imbarca per tornare in patria, e a bordo incontra Lucette; davanti alle sue profferte fatica a resistere: quando lei capisce che non lo avrà mai si getta in mare e muore. Seguendo le orme materne, Ada ha esordito nel cinema; i due fratelli-cugini s'incontrano di nuovo, ma lei è controllata dalla cognata Dorothy, che sospetta una tresca con Van come intermediario; il marito Andrej s'ammala di colpo e Ada deve accudirlo e rinunciare a seguire Van in Svizzera; l'agonia di Andrej dura diciassette anni: quando Ada può finalmente partire per la Svizzera, Van ha 52 anni.

Tutte le persone che hanno avuti rapporti sessuali con Ada sono stati colpiti da una specie di maledizione: Rack, de Prey, Lucette, Vinelander sono tutti condannati a morire prima del tempo; chiunque profani l'unione quasi soprannaturale fra i due fratelli deve morire!

IV.

Il secondo libro di Van, dopo quello rimasto invenduto su Terra e Antiterra, tratta del tempo; il romanzo stesso è una riflessione sul tempo: si svolge al passato, ma Ada e Van sono sempre presenti, s'insinuano fra le righe; a volte Nabokov torna bruscamente alla prima persona, come se fosse Van a scrivere. La cronaca familiare diventa uno studio sulla memoria.

V.

Ada e Van trascorrono insieme la vecchiaia: Van ha persino la soddisfazione di vedere un film sul suo primo libro.

Il libro finisce con un breve "abstract" scritto da Nabokov stesso.

"Ada" è centrato attorno ad alcuni temi di base: il tempo, il sesso, la follia; questi temi s'intrecciano nelle forme più degradate e più esaltanti, finendo per investire la struttura ed il significato della memoria, della vita e della morte.

Il romanzo di Van parla di Terra come d'un mondo paradisiaco rispetto al loro Antiterra: la protagonista, Theresa, si reca ad Antiterra, e, con ciò, compie un viaggio a ritroso nel tempo (Terra era anche l'incubo preferito da Aqua). Terra è uno di quegli elementi, il più fantastico, della geografia immaginaria di Nabokov.

Romanzo filosofico paradossale, enciclopedico, caotico a più strati: storia d'un amore impossibile, d'un incesto demoniaco (originato da Demon), d'un gioco d'infanzia perpetuato all'infinito, dell'orrore sulla maledizione che colpisce gli amanti di Ada.


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